Artroprotesi ginocchio (paziente non sportivo)

Il paziente conduce una vita piuttosto sedentaria. Ha 72 anni e la sua attività principale è fare il nonno e scrivere poesie. Si è ritrovato suo malgrado a dover affrontare un intervento importante di arto-protesi di ginocchio. E’ stato operato e, il ginocchio è stato sempre piuttosto edematoso e caldo nelle prime settimane. Le prime sedute si sono svolte a domicilio del paziente. E’ stato noleggiato dal paziente un kinetec per il recupero articolare attivo, durante tutto il giorno e un manicotto refrigerante continuo per l’edema. La rimozione dei punti di sutura è stata effettuata in due step e la mobilizzazione della cicatrice ha seguito una tempistica più lunga.
I casi sono tutti diversi e il trattamento deve sempre essere confezionato su misura per il paziente, ed è variabile, in base alla giornata di riabilitazione e, alle possibili cause di rallentamento della tempistica. Spesso vengono chieste le tempistiche. Orientativamente si possono stimare in sei/otto mesi di riabilitazione, queste possono cambiare in base alle condizioni cliniche del paziente, a quanto sia disposto a collaborare attivamente alla riabilitazione e soprattutto alla risposta biologica dei tessuti interessati, siano essi ossei, muscolari che tendinei.
La riabilitazione dopo il primo mese e mezzo di rallentamenti, dovuti al ginocchio troppo gonfio e caldo e alla cicatrice ancora non perfettamente chiusa, è proseguita in modo veloce. Durante l’intero periodo è stato comunque utile e possibile effettuare terapia manuale, mobilizzazione e massaggio e iniziare da subito un protocollo di rinforzo in isometrica ed isotonica della gamba. Il paziente ha iniziato successivamente ad utilizzare con frequenza quotidiana una bike che aveva in casa e abbiamo recuperato anche la parte più importante di coinvolgimento nel protocollo riabilitativo!