Ricostruzione LCA (legamento crociato anteriore) su paziente calciatore sportivo agonista
Il paziente è stato operato a seguito di un infortunio giocando a calcio. E’ stato diagnosticata una lesione dell’LCA è stato effettuato un intervento di ricostruzione con semi-tendini e gracile. Il paziente, sportivo, ha eseguito quotidianamente esercizi di riabilitazione, sia in studio che a domicilio secondo il protocollo indicato.
Il primo obiettivo, solitamente è la riduzione del gonfiore e del dolore. Fortunatamente, nel suo caso, il ginocchio è sempre stato asciutto e mai caldo, se non a fine seduta. Si è quindi potuta accellerare la tempistica di ripresa della mobilità articolare e il recupero del tono-trofismo muscolare. Abbiamo inserito tempestivamente, prima in modalità statica e successivamente dinamica, il lavoro propriocettivo e il recupero di schemi motori, legati alla coordinazione e al gesto tecnico, con percorsi variabili quotidianamente, di esercizi eseguiti in studio. La tempistica in questi casi è stata molto ridotta, seppur le indicazioni di ripresa dell’attività agonistica, debbano tener presente, sempre, i tempi biologici di ripresa del neo-legamento. Il paziente è sempre stato molto attento alla parte alimentare, di idratazione e integrazione, nonchè alla parte di positività espressa durante il lavoro nelle ore di riabilitazione in studio.
Lesione muscolare estesa con versamento ematico del bicipite femorale mediale, semitendinoso in continuità fino al semimembranoso
Il paziente trattato presenta una lesione del bicipite femorale mediale molto profondo con versamento ematico.
L’esame ecografico rileva una lesione del bicipite femorale mediale profondo 14cm x 3cm e una lesione del semi-tendinoso 3cmx2cm fino a semi-mebranoso. La diagnosi tempestiva e precisa della lesione muscolare è fondamentale per la costruzione dell’iter riabilitativo. La tempistica di attesa in questo caso o nei casi di versamento ematico, importante è da effettuarsi seguendo le indicazioni del medico. In lesioni con come quella in evidenza è difficile effettuare una valutazione ecografica attendibile nelle prime 48-72 ore. La seconda lesione è stata infatti diagnosticata in un tempo successivo alla prima, vista la marcata dolorabilità del paziente e il versamento rilevabile al tatto nella zona. Si effettua terapia manuale, terapia fisica supportata da integrazione ed alimentazione. Si consiglia al paziente di bere almeno 3.5 litri di acqua al giorno. L’ausilio della stampella è consigliata i primi giorni. È stato effettuato un bendaggio compressivo al termine della seduta e rimosso il giorno successivo. E’ l’iter consigliato nei primi giorni di terapia, da valutare con il terapista. Le terapie sono state effettuate quotidianamente (sabato e domenica compresi) Successivamente il protocollo dalla seconda settimana, se possibile, consigliato un blando lavoro con elastici e propriocettivo. La mobilità articolare è il lavoro manuale del terapista è indispensabile per le prime tre settimane. La frequenza delle sedute può essere ridotta dalla seconda settimana. Consigliato nei primi giorni, non possibile per cause personali del paziente, il lavoro in acqua.
Spalla. Trattamento GIRD (Deficit o difficoltà di rotazione interna della spalla)
Diagnosi da studio ecografico di sospetta lesione cuffia dei rotatori spalla destra. In presenza di slaminamento del tendine sovraspinato e calcificazione in sede pre-inserzionale, in sintesi tradotto come: Gird.
Cos’è il gird ?
È una difficoltà e/o deficit di rotazione interna della spalla la valutazione effettuata su atleta pallavolista rileva dolore solo in fase attiva contro massima resistenza in fase di servizio si procede con lavoro di terapia manuale fasciale e tecniche osteopatiche del tratto cervicale, della cerniera dorso-lombare e del braccio destro. Lavoro fasciale profondo sul braccio destro. Il lavoro successivo di correzione di discinesia scapolare e anteposizione Del braccio destro rispetto al controlaterale. Si effettuano esercizi di riduzione della pressione e disfunzione dell’ATM per mal occlusione. Stretching e Pnf per recupero elasticità muscolare A.S. E tronco.
Riabilitazione e Sport
La principale attività svolta in ambito fisioterapico sportivo si
ha nel seguire da vicino il lavoro, sul campo e durante le attività di preparazione dell’atleta. Il lavoro quotidiano implica la necessità di un supporto e di uno scarico dell’allenamento giornaliero, così da poter ogni giorno ottimizzare le prestazioni fisiche ed arrivare alla gara o al torneo nella miglio forma fisica possibile. Gli strumenti a disposizione sono innumerevoli, ad oggi comunque personalmente, la terapia manuale e l’esercizio fisico rimango i perni principali su cui costruire un progetto riabilitativo eccellente.
Terapia manuale
La parte di terapia manuale, intesa come massaggio, mobilizzazione manuale e tecniche articolari, elemento essenziale nel programma giornaliero di ogni atleta.